I Vincitori 2022

Opere prime e seconde di lungometraggi italiani

Miglior film: Una Femmina diretto da Francesco Costabile,

Una storia di cronaca trasportata sullo schermo attraverso le potenzialità immaginifiche del cinema. ‘Una femmina’ è un eccellente opera prima

Autore, produttore, regista visionario. Gabriele Mainetti si conferma un talento unico nel solcare territori inesplorati. Una voce indipendente e ormai necessaria per il nostro Cinema

Miglior attrice: Lina Siciliano per Una femmina

Il suo temperamento, il suo sguardo e il coraggio con il quale è riuscita a mettersi a nudo per la prima volta davanti alla macchina da presa fanno di Lina Siciliano una futura certezza del cinema a venire

Per la sua straordinaria capacità di mettersi a servizio del racconto con grazia ed ironia, per la libertà con la quale affronta temi, mondi e personaggi del nostro tempo che, come in questo film, prendono vita grazie alla sua unicità

Un osservatore attento e scrupoloso del reale, capace di sintetizzare e trasporre la nostra Storia in un racconto libero e non lineare. Nicola Guaglianone ci accompagna in un viaggio che, partendo dal passato, ci immerge nel nostro presente e ci proietta in un futuro che si reinventa ogni volta al servizio di un pubblico ideale

opere prime e seconde di lungometraggi internazionali

La Giuria apprezza l’eccellenza di tutti i film presentati. Dall’Ucraina abbiamo visto Bad Roads, uno sguardo straziante sula violenza e la follia della guerra. Dalla Spagna abbiamo visto Alcatraz, la tragedia di generazioni di agricoltori che si trovano ad affrontare la maledizione del progresso. Dal Buthan abbiamo visto Lubiana, che ci ha portati in un viaggio verso una terra lontanissime ed una cultura molto diversa. Dalla Finlandia è arrivato Compartment 6, la storia di un viaggio in treno attraverso la Russia di una donna, un viaggio forse alla ricerca di se’ stessa. Da Los Angeles, California, arriva Princess of the Row, che parla del rapporto di una giovane ragazza con il padre senza tetto e malato di mente che vive in una tenda in un quartiere malfamato. Siamo felici di annunciare la nostra decisione, vince Princess of the Row: il film ci porta nel cuore di LA proprio al centro di un drammatico problema sociale americano che deve essere affrontato e risolto.

opere prime e seconde di documentari - Ex aequo

Per aver narrato, con sottigliezza e condivisione, la vicenda di due fratelli spaesati, emigranti, che comunicano tra loro e con il mondo esterno in un mix di lingue (tunisino e francese, siciliano e inglese), cercando di individuare un significato a un’esistenza che non ha più un luogo. Una storia d’immigrazione/emigrazione 2.0, che sembra non riguardare direttamente lo spettatore ma che, invece, lo riporta alle proprie origini, rendendolo testimone di un’esperienza dal finale ancora tutto da scrivere

Per aver riscoperto un pezzo rimosso della nostra Storia partendo dal coinvolgimento personale, quello della regista che si mette in gioco raccontando una vicenda familiare, innestata in un’antica consuetudine che da secoli caratterizza le disuguaglianze sociali, di cui erano vittime soprattutto le donne. Attraverso la potenza di una presa diretta durata anni, e la ricchezza dell’archivio, Silvana Costa racconta bene la ribellione della protagonista, la voglia d’indipendenza, ma anche l’atteggiamento conflittuale di amore e odio verso la propria terra, la Calabria…